05 Giugno 2020
La Stampa di Alessandria
Dopo la fase di confinamento e le manifestazioni di crisi del settore commerciale, ho sentito il dovere di scrivere una lettera ai commercianti nella quale ho proposto di occupare gli spazi della città con i servizi da loro offerti.
Tornare ad abitare lo spazio pubblico con le persone e non solo con le automobili diventa una risposta possibile ad un momento storico nel quale l’esigenza di spazio è strategica.
Immaginando quartieri multifunzionali e autonomi in grado di limitare l’obbligo di spostarsi potremmo ricreare il senso della comunità. Le regole imposte da questa pandemia ci obbligano a stare distanti ma esistono soluzioni.
L’esempio del Cristo, il sobborgo della città che è rinato grazie ai suoi abitanti, è quanto di più concreto si possa citare in proposito.